martedì 5 aprile 2016

REGGIA DI VENARIA: "NON SI TRATTA DI TAGLI MA DI RAZIONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO" DISSE LA PARIGI


Ecco il video racconto della giornata di ieri con l'intervista all'Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi.

I fatti 
Per molti giorni gli organi di stampa hanno riempito le pagine della cronaca torinese sbandierando il boom di visitatori della Reggia. Il 30 aprile scadono i 4 anni dell' appalto affidato alla ATI (Associazione Temporanea di Impresa) LA CORTE REALE SRL che gestisce i servizi di assistenza accoglienza sorveglianza delle opere, biglietteria e call center (in pratica tutti quei servizi che il pubblico ha dismesso perchè altrimenti rischiava di farci i soldi). 
Non c’è alcuna garanzia per i lavoratori coinvolti: non si sa se tutti verranno “transitati” all’azienda entrante, ed anzi l’unica cosa sicura è il taglio di circa il 40% delle ore messe in appalto (nonostante il recente attivo sbandierato dai giornali). Persone che dal 2006 aprono la Reggia al mondo e contribuiscono al successo suo e di tutti coloro che si riempiono la bocca parlando di turismo e cultura come settori strategici della Torino di oggi.

Ma veniamo alla cronaca. Ieri pomeriggio si è svolto un incontro in Prefettura con una delegazione di lavoratori della Reggia di Venaria, in seguito all'apertura dello stato di agitazione da parte del sindacato USB come risposta al nuovo appalto di gestione appena descritto.
Dopo circa un’ora, la delegazione ha raggiunto il presidio in piazza Castello comunicando la mancata partecipazione al tavolo da parte del consorzio che gestisce la Reggia di Venaria.

Dopo un momento assembleare di aggiornamento sull’incontro, il presidio si è spostato sotto la sede della Regione, sempre in Piazza Castello, dove il caso vuole che incontriamo l’Assessore alla Cultura Antonella Parigi che viene incalzata dai lavoratori. “Non si tratta di tagli ma di razionalizzazione del servizio” così esordisce la rappresentante istituzionale: oplà, un mero taglio al personale si trasforma in un significato semantico ben distante dalla perdita del lavoro e dal licenziamento, nonostante la situazione estremamente positiva in termini di flusso di visitatori (e quindi di entrate economiche) per la Reggia.

Un salto semantico tale che Antonella Parigi appare un po’ spaesata, di fronte alle legittime richieste dei lavoratori di risolvere la questione entro il 3 maggio prossimo (data della scadenza del bando). La Parigi prende tempo, affermando che prima di poter dare qualsivoglia risposta dovrà contattare il Direttore della Reggia di Venaria Mario Turetta entrato in carica con la nuova riforma del Mibact dettata dal Ministro Franceschini. E’ così che oggi la politica e i suoi funzionari si smarcano dall’assumersi le proprie responsabilità, offrendo ai lavoratori solo un tavolo di ascolto aperto ad una piccola delegazione di lavoratori.

Come mai il Consorzio che gestisce la Reggia di Venaria non si è presentato all’incontro convocato direttamente dal Prefetto? 
 Come mai i responsabili si sottraggono al confronto con chi invece mette l’impegno e la faccia tutti i giorni nella gestione della residenza sabauda fiore all’occhiello della cultura e del turismo della Regione Piemonte? Come mai i lavoratori che da nove anni prestano il loro servizio continuano a vivere ciclicamente ogni gara d’appalto come una spada di Damocle pendente sulla loro testa?
Restiamo in attesa dell’evoluzione, con la speranza che le istituzioni e la politica non tornino nuovamente a deluderci. 

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