sabato 19 settembre 2015

2, EXPORTOUR - VIAGGIO NELLE TERRE DI EXPORTO

Giorno secondo. Da Barricata a Papozze. Km 65



Per prima cosa devo dire che vorrei che mi raggiungeste tutti. Anche chi non mi conosce. 

Sto attraversando posti incantati tra stormi di fenicotteri, ponti di barche senza tempo, panorami mozzafiato e cosa altro. Dovevate esserci oggi quando, oggi pomeriggio, imboscato per un piccolo bisogni no, ho sentito urlare da un'isola piantata in mezzo al Po un uomo evidentemente straniero, evidentemente alticcio. “Come Come Friend”. 
Ma tra me e lui c'è il fiume. Così lui prende una barca, una zattera, e viene verso di me. Giunto sulla riva si fanno le presentazioni e poi decide che devo andare in quello che chiama The Village. Salgo sulla zattera con la bici e l'energia enorme, pronto a tutto. The Village è un vero accampamento di tende dove soggiornano venti persone più o meno dedite all'ombreto". 

In da Village stasera si festeggia e vogliono condividere con me, primo essere umano che si affaccia dopo giorni, un grande evento. Il tizio, John, alza il braccio e dalla sua mano pende un pennuto a testa in giù. Un fagiano, fresco fresco. Ne ho incontrati decine pedalando, bestiole di allevamento che vengono liberate per far contenti i cacciatori tra pochi giorni. Bestiole a cui potranno arrivare ad un cm dalle penne, tanto sono selvatiche. E poi spararsi. 
Dalla quantità di fagiani presenti in da Village stasera sarà un vero banchetto. Bevo la birra, mi fanno la foto manco fossi un animale esotico e poi proseguo. 

Giungo in un baretto fermo nel tempo, assetato dove chiedo una Coca Cola. Il bar man, un uomo veneto che continua ad evocare divinità canine, mi porta una lattina rossa. Faccio notare che è succo di lampone di marca a me ignota. E qui ecco la lezione, la prassi Gramsci, mi fa: ma “Ghe se a stesa cosa, (censura) Can!” E poi mi racconta del grande freddo del 29, così, a caso. 

Giungo finalmente a Papozze, stremato, e mi avvicino al campeggio. Chiuso da quattro anni. Chiedo a una signora che passa se mi fa dormire nel fienile, senza successo. Approdo a "La zanzara" dove trovo sistemazione. I due proprietari, straordinari, mi raccontano che la Regione Veneto è contraria alla VenTo, la pista ciclabile lungo il Po, per non precisate ragioni economiche. 
Oggi ho attraversato enormi viadotti in piena laguna in totale solitudine, o in scia a un trattore. 
Dai, allora, Venite? È veramente straordinario il Po!

Maurizio Pagliassotti

assisti allo spettacolo e

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