venerdì 4 luglio 2014

Ancora Murazzi: ne parliamo con Simonetta Chierici

Dopo assessori comunali e privati negli ultimi mesi  coinvolti, a vario titolo, nella vicenda della riapertura dei Murazzi, abbiamo sentito Simonetta Chierici, che sull'utilizzo passato e futuro dell'area da tempo esprime posizioni fortemente critiche, anche in rappresentanza di altri torinesi.

Chierici, lei, per usare un eufemismo, non è amata da una parte della città. Da chi?
Davvero? Non lo sapevo! Mah se lo dice lei forse non sono amata da chi detesta la verità (nel senso che mente comunque e sempre) e che se gliela metti davanti al naso si arrabbia.
Cosa sta succedendo in Piazza Vittorio?
Quello che è sempre successo: casino, eventi scassati di nessun interesse culturale che procurano denaro al Comune, sporcizia, urla, fracasso... locali e alcol.

L'assessora Curti ha definito un bluff il piano dei privati per il rilancio dei Murazzi. Lei cosa ne pensa.
Che la Curti, come ho già avuto modo di dire, è una signora dallo stile squisitamente stalinista: avendo il potere distrugge chiunque le impedisca di perseguire i suoi piani e poi lo demonizza, facendolo apparire colpevole.  Ai Murazzi un gruppo di privati aveva confezionato con immenso impegno un buon progetto culturale e commerciale, ma non era funzionale ai piani della signora e dunque lei ha tenuto fermo il progetto per due mesi e poi all'ultimo minuto ha dato il placet, rendendo impossibile ai privati realizzarlo. Poi ha detto "Lo sapevo! era tutto un bluff": insomma prima gli ha impedito di realizzare il progetto e poi li ha accusati di bluffare.

Se le dico che la situazione è complessa lei cosa mi risponde?
Eh sì, la situazione è moooolto complessa... oppure no? Ma noooo la situazione non è affatto complessa! In questa sedicente complessità di cui spesso si ammanta la vicenda Murazzi, ci sono degli elementi che sono dimenticati? Credo sia dimenticata la vera essenza dei Murazzi, la loro storia, le infinite suggestioni e potenzialità che racchiudono, continuano a ripetere che la vocazione dei Murazzi sono i locali della notte: e se ci fossero altre vocazioni? Non se lo è mai domandato nessuno?

Lei come immagina i Murazzi, come li vorrebbe?
Li vorrei con le barche, qualche trattoria, le arcate con i libri, qualche buon concerto di classica e non senza fracasso, spettacoli teatrali, mi piacerebbe da pazzi Shakespeare ai Murazzi: pensi che bello un "Sogno di una notte di mezza estate" di sera/notte con le luci verdi, viola, azzurre per tutti, per tutta Torino, mentre la luna si specchia nel fiume... ah sono io che sogno, abbia pazienza!

Nessun commento:

Posta un commento

Il commento ai post del blog di Sistema Torino è libero e non richiede registrazione. E' comunque gradita la firma. Commenti ritenuti inopportuni oppure offensivi verranno rimossi dagli amministratori